Tursi - acqua a panevino dopo 40 anni

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TURSI - Acqua a Panevino dopo 40 anni

Data:

24 febbraio 2011

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TURSI - Acqua a Panevino dopo 40 anni

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Il primo cittadino Giuseppe Labriola: "Conquistato un segno di civiltà". L'impegno del sindaco a trecentosessanta gradi: "Istituto Capitolo difeso con i denti"

TURSI – Dopo circa 40 anni la frazione di Panevino otterrà l’allaccio alla conduttura dell’acqua potabile.
E' un successo dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco di Tursi, avvocato Giuseppe Labriola, che nei confronti della frazione confinante con Policoro tiene un occhio particolare, ritenendola strategica al fine dello sviluppo residenziale, urbanistico e turistico dell’intero territorio.
"Dopo circa 40 anni, finalmente – ha esordito il sindaco - la frazione <trait d'union> Tursi-Policoro può dai propri rubinetti far scorrere acqua potabile. Sono soddisfatto per il risultato ottenuto, nel 2011 era pur ora conquistare questo segno di civiltà. I miei concittadini hanno sofferto per anni attingendo acqua dai pozzi, ma tra poco sarà un lontano ricordo. Tanto si è verificato anche per il diretto interessamento del dottor Antonio Lauria, componente del CdA di Acquedotto lucano, nonché consigliere al Comune di Tursi, da me interessato sulla questione".
Il primo cittadino di Tursi ha voluto fare una carrellata attraverso le colonne del Quotidiano, dei risultati ottenuti in favore della sua comunità.
"Nonostante le ristrettezze economiche a cui abbiamo dovuto far fronte dall'inizio – ha premesso - soprattutto a causa di una grave debitoria ereditata dalla precedente amministrazione di centrosinistra, l'azione politica non si è affatto arenata, anzi con azioni mirate ed oculate, abbiamo messo in cantiere, con tanto di progetti già approvati e con il costante impegno dell'assessore ai Lavori pubblici, Vincenzo Popia e i consiglieri Vincenzo Sarubbi e Giuseppe Cuccarese, l'atavico sbocco di viale Sant'Anna, per consentire una viabilità più fruibile; poi l'ascensore panoramico per l'utilizzo reale e senza barriere del centro storico che collegherà il rione nuovo di Santi Quaranta, da piazza San Sebastiano con piazza Plebiscito laddove è situato il vecchio palazzo municipale, sede anche del futuro museo diocesano e la casa di Albino Pierro. Inoltre ci siamo adoperati per progettare e realizzare, con tanto di copertura finanziaria, la rete di pubblica illuminazione per l’intero centro storico che per noi rappresenta l'unico veicolo di sviluppo economico in chiave turistico-culturale. Sempre sotto l'aspetto dello sviluppo, un grazie sentito va all'assessore Nicola Gulfo per l'impegno profuso riguardo il regolamento commerciale e delle attività produttive. Ci siamo dedicati anche al sociale così come avevamo stabilito nel programma elettorale, a tal proposito ho delegato specificatamente il vice sindaco Salvatore Cosma (Identità e Patrimonio) e l'assessore Antonio Caldararo (Servizi sociali e Bilancio) e i consiglieri Antonio Lagala e Franco Ottomano, a lui è ascrivibile l’impegno per l'ottenimento del "Parco letterario", con i quali abbiamo messo a punto la costruzione di una Casa famiglia (Casa San Giuseppe dei sacerdoti Conte), con il relativo punto diurno per l'assistenza ai disabili. Questo è un problema, purtroppo molto sentito nella nostra comunità.
Un ringraziamento - ha continuato Labriola - va alla consigliera dedicata a tali problematiche, Maria Montesano".

Poi la questione ambiente.

"Dal primo marzo anche a Tursi partirà il servizio di raccolta differenziata, come previsto dal progetto migliorativo contenuto nella gara d'appalto e stiamo anche progettando un sistema di autosufficienza energetica per le strutture comunali".

Capitolo scuole.

"Siamo riusciti in Provincia con Cosma a difendere con i denti, conservare e rilanciare l'Istituto tecnico Commerciale e per geometri <Manlio Capitolo>, ottenendo così come da normativa vigente l'indirizzo di informatica e telecomunicazioni. E' stata anche una battaglia di campanile se vogliamo, ma il nostro compito è quello di difendere Tursi ed i tursitani. Non è stato facile, poiché avevano tentato di ridimensionare solo il nostro istituto, tanto che, nonostante una delibera del Consiglio provinciale <espropriava> il nostro diritto, siamo stati vigili e attenti e non lo abbiamo consentito".

Un impegno a trecentosessanta gradi di Labriola e della sua maggioranza, "il mio ringraziamento di cuore – ha concluso - va nei confronti di ogni componente della squadra che lavora quotidianamente al mio fianco e che insieme a me condivide la politica del fare".

In pochi sanno che sindaco, assessori, presidente del Consiglio e consiglieri, non percepiscono un solo euro di indennità. Quando la politica è servizio allo stato puro.

(dalla Sede Municipale)


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Ultimo aggiornamento: 24 febbraio 2011, 00:00

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