Il sindaco caputo scrive alla gazzetta del mezzogiorno.

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Il Sindaco Caputo scrive alla Gazzetta del Mezzogiorno.

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16 dicembre 2005

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Il Sindaco Caputo scrive alla Gazzetta del Mezzogiorno.

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<<Cara Gazzetta,
per quanto mi sforzi, istintivamente non riesco davvero a comprendere perché si sia preso di mira il Comune di Tursi per una campagna chiaramente denigratoria, neppur velatamente allusivo-diffamatoria e sicuramente discutibile sul piano politico-istituzionale e deontologico, relativo alla questione autovelox, da parte di alcuni masaniellini provinciali. Tutto ciò mi costringe a chiarire le tante inesattezze e menzogne, non certo la smania di protagonismo, poiché non ritengo un’offesa l’accusa ad un sindaco di pensare al bene del Comune che amministra, come se l’Ente fosse l’ombellico del mondo, tutt’altro.
I dubbi legittimi derivano da una serie di ragioni: l’utilizzo dell’autovelox tursitano sulla statale Sinnica è arrivato buon ultimo (solo agli inizi dello scorso agosto), dopo che altri comuni ne facevano uso anche da moltissimo tempo; tutto è avvenuto nel rigoroso rispetto delle norme vigenti; quasi subito, e pur senza previsione normativa, è stato adeguatamente segnalato; non è collocato in modo da aggravare anche solo ipotetiche situazioni di rischio (cioè in prossimità di curve, gallerie, restringimento di carreggiata, ecc.); soprattutto, non funzione per velocità (occasionalmente) ridotte, ma sanziona quegli automobilisti che, in prossimità di un importante snodo, oltrepassino i 95 kmh (prima dell’accordo in prefettura era 88 kmh), cioè oltre il limite consentito dal Codice della Strada; inoltre, è riconosciuto in posizione ben visibile anche dalla stessa Redazione delle pagine nazionali della Gazzetta del Mezzogiorno (ma, stranamente, non dalla redazione materana, e ciò appare emblematico); infine, ma non ultimo, è stato sempre garantito all’opposizione consiliare e pubblicamente la massima trasparenza contabile e il rigoroso utilizzo delle somme ricavate come per legge.
Non mi ritengo affatto “paladino” o “strenuo difensore” di tale aggeggio, anche perché altrove io stesso ne sono stato vittima. Non accetto, invece, e non condivido l’incoerenza dei politici (e di quei cronisti) che ritengono questa Regione una sorta di enclave anarchica e fuori di ogni possibilità di controllo, contraddicendo la loro stessa parte politica a livello nazionale. Senza dimenticare, e chi ha viaggiato lo sa bene, oltre ad essere documentato, quanto le strade del centro-nord pullulino di autovelox e presto anche di sensori sotto l’asfalto. La presenza di una postazione fissa, purtroppo spesso non funzionante, costituisce davvero prevenzione e deterrenza, altro che chiacchiere a vuoto, a meno che si voglia pure monetizzare il rischio reale di incidenti sovente mortali.
Dunque, perché accanirsi con il Sindaco di Tursi e non, ad esempio, con quelle forze dell’ordine che giocano a nascondino o usano il laser con l’inganno? Infastidisce cosi tanto la nostra previsione di entrata di 250.000 euro (a fronte di quella di Nova Siri, tanto per citare, di Euro 1.246.000, scesa quest’anno a 700.000, riferisce la stampa; o di altri comuni viciniori che con roboanti proclami si dichiarano contrari a tale strumento, ma poi ne fanno uso anche indiscriminato).
Domandiamoci pure: chi inneggiava al Ministro Ferri quando propose i 110 kmh sulle autostrade? chi tutela o difende il malcapitato coinvolto, e magari senza colpe, in una tragedia stradale, quasi sempre a causa dell’elevata velocità? che ne pensano i nostri detrattori delle zone a traffico limitato nelle città, con videocamere punitive  installate e dei parcheggi a pagamento nei centri abitati (che servono unicamente a fare cassa) e costringono l’automobilista a giri estenuanti? Se non è doppiopesismo, allora difetta il coraggio.
Forse si ha paura dell’autovelox e se ne vuole limitare l’uso, per trasgredire e poter liberamente scorrazzare? Se le leggi non si condividono, si cambino, ma il rispetto delle regole e della segnaletica non sono un fatto ideologico o di convenienza. Chi sbaglia deve pagare, è il caso di dire, oppure no? Ma perché una campagna di stampa con un solo riferimento negativo? Più che il Tasso furioso, ammiro il tasso mansueto e lento delle nostre campagne, il quale, come tanti, nulla sa “Dei delitti e delle pene” di Beccarìa, e della profonda umana comprensione che mi ispira quella lettura. Sempre cari saluti e auguri di buon lavoro.
Salvatore Caputo, sindaco di Tursi>>
S.V.


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Ultimo aggiornamento: 16 dicembre 2005, 00:00

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