Testo completo
Con una dura nota inviata al Presidente dell’ATO Rifiuti, al Presidente
della Provincia e al Prefetto di MATERA e all’Assessore all’ambiente
della Regione Basilicata, il sindaco Salvatore Caputo, reagisce “con
fermezza e perentorietà all’ennesimo sgarbo istituzionale subito
dalla comunità tursitana”, relativamente al “Progetto pilota
di raccolta differenziata per il Metapontino (delibera di Giunta Regionale
n. 3.164 del 30/12/2004)”. “Proprio a causa della gravità”,
il Sindaco ritiene di “dover divulgare il contenuto integrale” della
sua ennesima doglianza.
<<Già in sede di discussione ATO (secondo semestre 2002),
ancor prima dell’approvazione da parte della Giunta Regionale, del
“progetto pilota di raccolta differenziata per il Metapontino”, il
sottoscritto ebbe modo di far rilevare che tale impostazione-definizione
non rispettava i principi di equità ed imparzialità,
non potendosi in alcun modo spiegare allora (e ancor più oggi)
l’esclusione del Comune di Tursi da una pur apprezzabile e qualificabile
ipotesi (tanto risulta dalle registrazioni effettuate nella sala consiliare
della Provincia di Matera).
Alle rimostranze del sottoscritto si contrappose il Responsabile del
Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata (Dott. Nicola Vignola),
con la sostanziale motivazione che il progetto, essendo sperimentale,
avrebbe riguardato i Comuni della fascia Jonica, mentre Rotondella
sarebbe stato incluso solo per quel modesto lembo di spiaggia.
Dopo l’approvazione della delibera regionale, ho ripreso l’argomento,
sempre in sede Ato, ponendolo quale “condicio sine qua non” per la
permanenza in detto Organismo, non essendo né chiare e neppure
comprensibili le pseudo ragioni dell’immotivata esclusione (allora
per una qualche forma di ritorsione politica?!) del Comune di Tursi,
ad esempio rispetto al Comune di Montalbano, che non lambisce alcun
tratto di mare, e soprattutto all’inspiegabile presenza del Comune
di Montescaglioso (autentico miracolo burocratico, di strabismo governativo
e di sudditanza territoriale, diciamo così, verso la Collina
materana) che, com’è noto a tutti, ma non agli esperti della
Regione, poco o nulla ha che vedere col Metapontino. In quella sede,
tanto il Presidente ATO quanto il consesso dei Sindaci presenti accolsero
le mie rimostranze, accettando unanimemente di sollecitare la Regione
Basilicata alla revisione della delibera in questione.
A distanza di qualche mese, sul notiziario di Basilicata-net, leggo
di una delibera del Comune di Policoro che, nell’aderire a tale progetto,
conferma la presenza dei Comuni di Policoro, Montalbano J., Rotondella,
Pisticci, Montescaglioso, Nova Siri e Bernalda. Al danno si aggiunge
persino la beffa: il soggetto attuatore è la Comunità
Montana Basso Sinni con sede in Tursi, che comprende amministratori
anche tursitani, perfino in Giunta.
Una simile emarginazione è del tutto inammissibile, assolutamente
pretestuosa, certamente intollerabile ed oltremodo offensiva. Giunti
a tanto, perciò, si ribadisce che in caso di mancato ripensamento
istituzionale, amministrativo e progettuale, il Sindaco di Tursi sospenderà
con immediatezza il versamento della quota di partecipazione all’ATO,
con la conseguente fuoriuscita dallo stesso, essendo venute meno le
autentiche ragioni vincolistiche, per gravi ir-responsabilità
addebitabili unicamente ad altri soggetti.>>
S.V.