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“La conclusione del Processo Turris è stata
accolta dalla comunità locale con una reazione immediata di
gioia per i 54 assolti con formula piena, ma anche per le pene ridotte
comminate a una decina di persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta,
per le quali i probabili successivi gradi di giudizio faranno
ancor più giustizia dell’impianto accusatorio ormai
ridimensionato, se non screditato”. Lo dichiara il sindaco
Salvatore Caputo all’indomani della sentenza emessa dal
Tribunale di Matera. “A distanza di dieci anni, dopo lunghe
indagini e un lunghissimo dibattimento, singole persone sono
state riabilitate con la propria integrità morale, intere
famiglie si vedono riconosciute la totale estraneità ai
fatti contestati e alla stessa cittadinanza si è restituito
l’onore pubblico, facendo prevalere sentimenti positivi,
di serenità, laboriosità e fiducia, anche nella
Magistratura, che ha giudicato attenendosi ai fatti reali, con
scrupolo, equilibrio e coraggio ”, continua il Sindaco.
Che aggiunge: “Nessuno mai, neppure per un istante, aveva
creduto all’esistenza della mafia tursitana. Tuttavia,
la mera ipotesi accusatoria ha causato danni notevoli, duraturi
e certi allo sviluppo sociale ed economico, oltre che all’immagine
di Tursi anche oltre i confini italiani, attraverso i media.
Adesso, solo la civile convivenza e la costruzione di un’identità collettiva
potranno rimediare alla profonda ferita, ricostruendosi giorno
dopo giorno l’idea forte di società, imperniata
sulla leale convivenza e vera solidarietà. Insomma, giustizia è fatta,
per il dignitoso popolo di Tursi”.
S.V.